Inbound Strategies 2018

Digital Marketing

Inbound Strategies 2018

Come creare una strategia di Inbound Marketing davvero performante? Con questo obiettivo in testa ho vissuto l’evento Inbound Strategies del 9-10 marzo a Milano. Eccovi il mio recap.

Per chi lavora nel digitale c’è un regola: mai fermarsi. Eccomi quindi a fare nuovamente formazione personale anche questa volta sul tema strategico e devo dire che Inbound Strategies è stato un bell’evento con ottimi spunti. Tra i migliori interventi sicuramente vi segnalo quello di Jacopo Matteuzzi, imprenditore, marketer e formatore di Studio Samo e quello di Ivan Cutolo, consulente eCommerce & SEO Strategy di SEOChef.it. In ultimo ma non per importanza anche l’intervento di Massimo Chieruzzi CEO e Co-Founder di AdEspresso. L’unico intervento non in ottica inbound ma davvero interessante in materia di Facebook Ads.

Costruire una strategia di inbound marketing

L’intervento di Jacopo era incentrato sulla costruzione di una vera strategia “Inbound” e su quali strumenti sono effettivamente idonei per una strategia che così si vuole definire. Stiamo infatti lavorando su una domanda consapevole in questo caso e la strategia deve essere customer-centric (anche se non amo questi inglesismi estremi) senza agire con azioni di interruzione nei confronti della navigazione o dell’esperienza del cliente. É una strategia perfetta soprattutto per i prodotti che definisco “complicati” e che richiedono una buona dose di spiegazione sul prodotto oppure per prodotti dall’alto valore / spesa. Un conto è cercare di vendere un prodotto dal valore di 50-80€ l’uno e tutt’altro è vendere corsi da 2000€. É chiaro che avrò bisogno di un supporto all’acquisto (inteso come supporto al convincimento) che dovrà avere maggior valore per aiutarmi nella mia scelta finale.

Una Strategia Inbound è una via nuova di fare business, è quasi una filosofia basata sull’aiutare le persone. Questo approccio nel fare business è molto più umano dei precedenti ed il cliente è al centro di ogni step. Apprendere il perché di questo cambiamento è avvenuto e di come i comportamento di acquisto siano evoluti è e sarà fondamentali per molti business. cit. Hubspot

Come suggestione vi lascio un piccolo video di Hubspot di introduzione all’argomento:

 

 

Strategia “inbound” vuol dire anche e soprattutto SEO

Nel suo intervento Ivan invece ha spiegato come creare una struttura per un sito / e-commerce SEO oriented. Ancora troppe persone purtroppo non ragionano sull’ottimizzazione per i motori di ricerca dei propri siti web aziendali durante la fase di realizzazione/creazione del sito web. Salvo poi ovviamente stupirsi di non essere visibili sui motori di ricerca.

La SEO, quindi il canale “organico” del sito, insieme ad un buon piano editoriale sono strumenti fondamentali per la riuscita di una buona strategia inbound. Come anche la creazione di un sito veloce (e responsivo ma non dovrei nemmeno più scriverlo). La velocità di navigazione e scaricamento delle pagine è un fattore ormai determinante sotto più aspetti: dell’utente che avrà a disposizione un contenuto adattato su ogni dispositivo che vorrà consultare  e tutto questo alla massima velocità possibile. Lo stesso varrà anche per il motore di ricerca e la crawler optimization, un bel parolone per dire che anche a Google (come all’utente) piace avere contenuti facili da trovare e molto “digeribili” in modo tale da poter fare il lavoro di crawling e indicizzazione nel minor tempo possibile. Nella seconda foto un’analisi delle conversioni di diversi siti web/e-commerce in relazionate con il tempo di caricamento delle pagine. I risultati non bisogna nemmeno commentarli.

 

 

Qualche consiglio su Facebook Ads, Custom Audience e video

Sul finire Massimo, grazie alla sua grande esperienza sul tema social, ha realizzato un bellissimo intervento ma questa volta il tema era legato al mondo del paid puro in particolare a Facebook. Lo speech era orientato alle tecniche avanzate di sponsorizzazione attraverso Facebook Ads, creazione dei pubblici e delle relative custom audience. Qui però stiamo uscendo un pò dal seminato dell’articolo e non vorrei finire a parlare di paid puro ma lo segnalo perché è stato davvero molto interessante.

 

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